martedì 19 febbraio 2013

Frittura mista Piemontese


Ingredienti per 4 persone


  • 20 g di zucchero
  • 125 g di semola
  • 1/2 l di latte
  • la scorza grattugiata di 1 limone biologico
  • 4 bistecchine di vitello
  • 4 polpettine di carne macinata
  • 4 animelle di vitello
  • 200 g di filoni (schienali) di vitello
  • 1/2 cervella
  • 4 fettine di fegato
  • 6 pezzetti di salsiccia
  • 4 amaretti
  • 4 uova
  • farina 00
  • pangrattato
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato 
  • abbondante olio per friggere
  • pepe


Preparazione


  1. Portate il latte a bollitura con lo zucchero e la scorza di limone e unite a pioggia la semola, mescolando. Fate cuocere per 5 minuti, rovesciate in una teglia e lasciate riposare per 24 ore.
  2. Sbollentate la cervella, i filoni e le animelle per 2 minuti e scolateli. Tagliate tutte le cerni a fettine e il semolino freddo a losanghe. Infarinate gli amaretti.
  3. Passate le losanghe di semolino e gli amaretti prima nella farina, poi in 1 uovo leggermente sbattuto e infine nel pangrattato. Passate le carni nelle altre 2 uova leggermente sbattute e nel pangrattato. Amalgamate l'ultimo uovo con la carne tritata, il parmigiano e una macinata di pepe; formate delle polpettine e impanatele.
  4. Fate friggere tutti gli ingredienti impanati in olio bollente. A parte, rosolate insieme il fegato infarinato e la salsiccia. Servite il fritto misto caldissimo.



LA RICETTA TRADIZIONALE
La nascita di questo piatto è legata al rito della macellazione del maiale e alla necessità di non sprecare nulla, neppure le parti più deperibili. In origine, il fritto misto annoverava i sanguinacci, il polmone, il fegato, i batsoà (piedini lessati e poi fritti), le fettine di lombo e tocchetti di salsiccia. Con il tempo si è arricchito di nuovi ingredienti: tipici del Monferrato sono i fiori di zucca e gli amaretti.

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